NORD-EST SARDEGNA IN CAMPER a volte ritornano

Diario di Giulia Brighenti

Viaggio in camer di Giulia, Nicholas ,Gabriel e Thomas che tornano a Settembre in Sardegna…dopo la costa Est sentono di non averne abbastanza e a settembre si godono le ultime giornate di sole prima dell’inizio della scuola. Ancora grazie a Giulia per il suo prezioso contributo

Sardegna 2018 (14-23 SETTEMBRE)
Equipaggio: papà Thomas (41 anni, guidatore) mamma Giulia (38, “ideatrice viaggi”, aiuto navigatore e scrittrice del diario di bordo) Nicholas (7) bambino Gabriel (3) bambino Biciclette sul camper, fondamentali in questo itinerario, passeggino anche.

Premessa: Siamo venuti in Sardegna per la prima volta ad agosto vedendo Cala Gonone e le calette di Orosei, Porto Corallo, Orgosolo e Posada, torniamo a settembre per le spiagge inaccessibili durante l’alta stagione e le nostre mete sarebbero S. Teodoro (Capo Coda Cavallo e la Cinta), Budoni, Capo Comino, Supramonte e La Maddalena … troppe lo so! 14 settembre. Partenza nel pomeriggio, Castelvetro di Modena-Livorno e, avendo già viaggiato col traghetto ad agosto, siamo più organizzati: arriviamo al porto, parcheggiamo e nell’attesa dell’imbarco cuciniamo, mangiamo e saliamo a bordo (con zainetto provvisto di acqua e qualche merendina per la mattina dopo, felpe per l’aria condizionata) pronti per andare a dormire. OLBIA- CAMPING CALACAVALLO (15-16 settembre) Sbarchiamo ore 7,20 e prima delle 08,00 siamo al campeggio Calacavallo, scopriamo che è chiuso ed è aperta solo l’area camper stop, ma non c’è il market né il ristorante, perfetto lo stesso perché il prezzo è più basso. L’ area su ghiaia ha qualche albero che fa ombra, c’è c/s e i bagni sono accoglienti e puliti. Ci campeggiamo e via con le bici per la famosa Cala Brandinchi, in reception ci hanno fornito una cartina per raggiungerla e servono una quindicina di minuti (35 a piedi). Il paesaggio è bellissimo, natura allo stato puro. Dopo 10 minuti di pedalata troviamo un piccolo complesso residenziale estivo, ci sono un bar e un market. Continuiamo, passando per carreggiate e colline, qui dobbiamo scendere e portare le bici a mano passando in una strada con molti sassi, dobbiamo aprire un cancello e passare in mezzo a un terreno dedicato al pascolo, vediamo anche i somarelli, alla fine, quando troviamo l’altro cancello per uscire, i bambini sono felicissimi di questa “avventura”!! Ed eccoci..

Cala Brandinchi La spiaggia è di sabbia chiara, il fondale è basso e adatto ai bambini, libera e una piccola parte anche attrezzata, c’è un bar/ristorantino e anche il noleggio di pedalò e a quest’ora è deserta. L’acqua è trasparente, azzurra, stupenda. Verso le 12,00, visto il sole cocente, decidiamo di mangiare all’ombra del ristorante. Questo sole ci regala dei colori dell’acqua da lasciare senza parole….

Ristorante-bar e spiaggia Cala Brandinchi A Cala Brandinchi c’è un grosso parcheggio, ma vietato ai camper per ora (). Decidiamo verso le 16,00 di ripartire, in sella alle nostre bici raggiungiamo Cala Suaraccia (Le Farfalle), passando a fianco alla spiaggia di Salina Bamba . Alla spiaggia “Le Farfalle” prenotiamo un gommone a noleggio per il giorno dopo. Questa spiaggia di sabbia, una caletta non molto grande, è libera e ha un bar/tavola fredda.

Cala Suaraccia (LeFarfalle)

Nel rientro al camper, notiamo che sulla strada (prima di arrivare a Cala Suaraccia) c’è un noleggio di scooter. Cena e pernottamento in camper. L’indomani, in sella alle nostre bici, raggiungiamo di nuovo Cala Suaraccia e via col gommone! Il costo per la nostra famiglia è simile a quello delle gite organizzate, quindi vale la pena avere il gommone tutto per noi.. Anche se non l’avete mai preso, tranquilli che il noleggio spiega tutto, suggerisce le spiagge da vedere, i punti da evitare per non toccare le rocce e lascia una cartina a bordo e poi lui non manca mai… Google maps, funziona anche in mare! Via verso Spiaggia di Capo Coda Cavallo, ma non ci fermiamo, facciamo sosta per un lungo bagno nelle piscine di Molara dove l’acqua è blu blu blu (nella foto si vedono anche i pesci, stupendo!). Ci dirigiamo verso l’isola di Tavolara.

Arriviamo a Tavolara e parcheggiamo al molo (parcheggio a pagamento a ore, il ragazzo del molo ci aiuta a parcheggiare) e andiamo a mangiare al ristorante. Ce ne sono due, uno da “battaglia” e uno un po’ più ricercato, noi scegliamo “La Corona”, un po’ più caro confronto l’altro, ma ne è valsa la pena, consiglio per il mangiare… tutto!


una spiaggia di Isola Tavolara

Si riparte per…


Spiaggia del Dottore

Relitto Chrioss La spiaggia del Dottore è davvero bellissima, di sabbia fine e bianca, si raggiunge anche a piedi dalla terraferma con una camminata di 40 minuti per sentierini sconnessi (non si fa con passeggino!). E’ libera e non attrezzata. Vediamo anche il relitto di Chrioss (relitto visibile fuori dall’acqua di una nave da carico cipriota incagliata nel 1974). Facciamo tappa anche a Cala Girgolu, con spiaggia di sassolini fini e i suoi caratteristici “scogli” di sassi lisci e l’acqua color verde smeraldo. Qui vediamo il primo “bar sull’acqua”, acquistiamo gelato e cocco e ovviamente i prezzi sono un po’ più alti.

Ritorniamo a Cala Suaraccia e dal gommone vediamo Spiaggia della Tartaruga (c’è un sasso a forma di tartaruga), spiaggia delle Vacche ( ), Sassi Piatti. Consegniamo il gommone e con le bici, in 20-25 minuti siamo all’area sosta, cena e pernottamento in camper. Conclusioni: da fare almeno 1 o 2 giorni in più perché ci sono da vedere tante altre spiagge (es. Capo Coda Cavallo).

CAMPING CALACAVALLO – ALGHERO (17 settembre) La mattina seguente partiamo, i nostri piani sono cambiati perché nella parte est della Sardegna hanno messo temporale per 3-4 gg e sta arrivando… ci dirigiamo a nord-ovest verso Alghero. Decidiamo per l’area sosta Paradise Park perché la famosa spiaggia delle Bombarde si raggiunge a piedi e non con la navetta come nell’area sosta “I PlatanI”. Gestori gentili, spiegano c/s, ristorante, bagni (un po’ troppo datati, hanno bisogno di una bella ristrutturazione), doccia calda a 0,50, percorso per la spiaggia e orari bus per Capocaccia e Alghero città (fermata vicinissima), anche se in questo periodo si potrebbe andare col camper (c’è un parcheggio vicino al molo/centro).

Ci posizioniamo a ns scelta, il campeggio è quasi vuoto, le piazzole su ghiaia sono ampie, tutte delimitate da siepi e all’ombra di ulivi… sembra veramente un Paradiso . Decidiamo di provare il loro ristorante, gnocchetti sardi e porceddu con patate (quest’ultimo non consigliato). Dopo un pisolino, ci avviamo per la spiaggia (senza passeggino) in un sentiero che passa in mezzo a una pineta, a volte stretto, c’è qualche salita e discesa, il tutto comunque molto bello, in mezzo alla natura e ai miei figli sembra di essere in una giungla; dopo 10 minuti arriviamo in una strada che dobbiamo attraversare per la spiaggia (qui troviamo parcheggiati alcuni camper). Nell’alta stagione l’area dispone anche di navetta per questa e altre spiagge.

La spiaggia è di sabbia, l’acqua è trasparente azzurra, e in gran parte del fondale ci sono sassi/scogli, quindi l’uso delle scarpette è consigliato. Una parte della spiaggia è libera, una parte attrezzata, presenza anche di bar e ristoranti che però oggi sono chiusi, ormai è bassa stagione… . Passiamo il pomeriggio tra bagni e giochi, rientriamo all’area sosta, vorremmo andare ad Alghero ma siamo troppo stanchi; cena e pernottamento in camper. L’indomani il maltempo ci segue, decidiamo di ripartire e viaggiare con la pioggia, direzione “Stintino”.

Conclusioni: vale la pena fermarsi almeno per altri 2 giorni, per visitare Capo Caccia (per vedere Grotta di Nettuno), il centro di Alghero, le altre spiagge e il “complesso nuragico di Palmavera”. Per chi ha bambini: vicino c’è anche un parco avventura “Le Ragnatele”.

Purtroppo il mal tempo ci ha fatto scappare, ma torneremo…

ALGHERO ­ STINTINO (LA PAZZONA E LA PELOSA) (18 settembre)

Viaggiamo col maltempo (caratteristica di questa estate anomala qui in Sardegna), arriviamo a “Le Saline”, dove c’è un gran parcheggio gratuito e molti camper posteggiati anche per la notte (da qui parte il bus per andare alla spiaggia “La Pelosa”), c’è anche un bar, chiosco, spiaggia sia libera che attrezzata. Noi decidiamo di proseguire alcune centinaia di metri e fermarci in libera a “La Pazzona” perché siamo proprio fronte mare. Purtroppo le mareggiate hanno portato tantissima poseidonia e l’acqua non è del colore che ci aspettavamo, ma apprezziamo moltissimo la nostra postazione e un bagno, nonostante il tempo minaccioso, non ce lo facciamo mancare.

Passiamo il pomeriggio in spiaggia e nel camper (qualche pioggerellina ci ha raggiunto) e verso sera decidiamo di spostarci verso “La Pelosa” e fermarci al ristorante “Da Valentina”. Come letto in un suggerimento di “Sardegna, camper natura…” ha alcuni parcheggi vicino (parcheggio Cala Reale, ci si potrebbe passare la notte, ma sono sulla strada) ed effettivamente si mangia benissimo (abbiamo provato il cibo sardo e la pizza e finalmente buone “SEADAS”, un dolce tipico sardo).

Per la notte decidiamo di andare a “La Pelosa” che c’è un parcheggio gratuito fino alle 08,00 di mattina (qualche centinaio di metri prima della spiaggia, sulla sinistra). Facciamo il biglietto del parcheggio con le poche monete che abbiamo per “coprire” almeno la prima ora del giorno seguente, scelta azzeccata, perché alle 8,10 i controllori sono passati per verificare….!!

Passiamo la notte in questo parcheggio buio buio e soli (un po’ inquietante, mio marito non era del tutto tranquillo). La mattina riusciamo a scambiare monete e paghiamo il parcheggio fin verso le 13,00 (più di 2,50/h per camper), ci dirigiamo verso la spiaggia comprando da venditori ambulanti le stuoie da appoggiare sulla sabbia (una normativa impone di non appoggiare gli asciugamani). Prima di accedere alla più famosa spiaggia della

Sardegna, leggiamo i divieti, poi eccola…. È quasi deserta, tutta per noi

Spiaggia bianca, acqua trasparente, fondale basso per centinaia di metri… questa spiaggia è veramente spettacolare! Usate le stuoie, perché anche qui in spiaggia i controlli ferrei ci sono e abbiamo visto molti turisti doversi alzare e abbandonare la spiaggia perché solo con l’asciugamano… Noto con molto piacere una cosa mai vista, l’angolo dei fumatori, ebbene sì, i fumatori non possono fumare liberamente ma devono andare nello spazio a loro dedicato e spegnere la sigaretta nell’apposito contenitore (sarebbe da mettere in tutte le spiagge! Lo dico da ex-fumatrice!)

Passiamo la mattina tra bagni e giochi e a mezzogiorno decidiamo di ripartire perché la spiaggia per noi si è già troppo affollata. Arriviamo al camper, i parcheggi sono strapieni, ci accorgiamo che quella scritta con la biro sul cartellone del parcheggio a cui non avevamo dato tanto peso “x i camperisti, non parcheggiate col retro attaccato alle piante… formiche”… aveva un suo perché… abbiamo il camper invaso da formiche minuscole. Dopo 15 minuti di pulizie, partiamo e ci fermiamo di nuovo al ristorante “Da Valentina” e oltre a un bel panorama, mangiamo un ottimo pesce e seadas!!

Sostiamo per il pomeriggio di nuovo a “La Pazzona” anche se la poseidonia è ancora lì, ma adoro avere il camper parcheggiato quasi sul mare e la spiaggia praticamente tutta per noi… alla sera ci spostiamo e per problemi tecnici (dobbiamo scaricare, siamo arrivati tardi all’area sosta “La Pineta” a Stintino in cui si può scaricare fino alle 19,30) e invece di andare in libera all’ Argentiera optiamo per l’area di sosta “Campsite International” a Platamona. Conclusioni: “La Pelosa” è una tappa da fare, prima o poi … (in bassa stagione sarebbe meglio) e “La Pazzona” per me è stupenda, parcheggio sul mare, natura, pace, il nulla… relax allo stato puro.

STINTINO-PLATAMONA-CASTELSARDO (19-20 settembre)

Arriviamo verso le 21,00 e l’anziano gestore, molto gentile e cordiale, ci spiega il c/s, i blocchi servizi (puliti, comodi e ordinati e doccia calda compresa nel prezzo), la strada per la spiaggia a 300 mt e la piazzola su ghiaia (alcune ombreggiate dagli alberi). Cena e pernottamento in camper in quest’ area super silenziosa.

La mattina cerchiamo un bar per la colazione, ma fatichiamo molto, in quanto l’area è fuori dal centro ed essendo bassa stagione ormai anche i servizi in spiaggia sono quasi tutti chiusi. Con una bella passeggiata, finalmente troviamo un bar e poi in spiaggia, che ovviamente è tutta per noi… spiaggia di sabbia non molto chiara sia libera che attrezzata, larga e lunga, con molte conchiglie e con un po’ di sassi prima di entrare in acqua, ma poi il fondale è sabbioso, non servono le scarpette (magari la maschera sì, per qualche pesciolino). Passiamo la mattinata a giocare nell’acqua e a fare castelli di sabbia decorandoli con le conchiglie.

Dopo il pranzo in camper decidiamo di fare una pausa dal mare e di partire per Castelsardo. Viaggiamo costeggiando il mare, la strada ci offre panorami mozzafiato. Arriviamo a Castelsardo, paese sul mare e parcheggiamo di fronte al cimitero, nel parcheggio più piccolo (a fianco ce n’è uno più grande, ma l’indomani mattina, venerdì, ci sarà il mercato, quindi entro le 07,00 bisognerebbe spostarsi).

Dei gentilissimi signori sardi anziani, intenti in una chat whatsApp alla vecchia maniera (a sedere a chiacchierare), dopo averci spiegato che il camper andava bene parcheggiato qui, ci informano che sta per partire il bus per raggiungere la vetta di Castelsardo e via… riusciamo a salire di tutta fretta caricando il passeggino e pagando il biglietto all’autista. Sulla vetta di Castelsardo ci sono tanti carinissimi negozietti tipici, oreficerie col corallo, botteghe di souvenir, tanti ristorantini e per la gioia dei bambini c’è un castello da visitare (a pagamento) con armature, armi, oggetti della pesca ecc …

Castello di Castelsardo Rientriamo a piedi e col passeggino al camper, cena e pernottamento, con stupendo panorama di Castelsardo.

La mattina dopo visitiamo il mercato nel parcheggio a fianco ed acquistiamo due varietà di pecorino sardo, anche una forma intera che ce la tagliano in 4 parti e le mettono sottovuoto.

Partiamo per S.Teodoro, dove finalmente è tornato il sole Conclusioni: L’area “International Campsite” è molto semplice ma funzionale, la spiaggia “Platamona” non mi ha lasciato un granchè, forse però complice la stanchezza dal mare. Bellissima tappa Castelsardo, consigliatissima anche per chi ha bimbi come noi.

CASTELSARDO -S.TEODORO (21-22 settembre)

Facciamo una piccola deviazione per vedere la famosa Roccia dell’Elefante; durante il viaggio smangiucchiamo il formaggio appena comprato, attraversiamo la Sardegna verso est e nel vedere i consuetudini campi con i greggi di pecore e le mucche al pascolo (si possono incontrare anche per strada… qui in Sardegna ), ci ricordiamo di non averne immortalato nemmeno uno in fotografia, recuperiamo subito…

La strada prima dell’arrivo al campeggio, riserva un bel panorama…

Arriviamo al campeggio “La Cinta” a S.Teodoro, sul mare, ci spiegano il c/s, isola ecologica, blocco servizi, bar, cartina e bus per le altre spiagge… scegliamo la piazzola su prato/terra all’ombra degli alberi.

Ci dirigiamo subito all’accesso diretto alla spiaggia… Spiaggia finissima bianca bianca, fondale basso per centinaia di metri,lunga ma non molto larga, acqua trasparente, anche con il mare mosso . Passiamo il pomeriggio tra giochi in spiaggia e tuffi tra le onde…

Cena e pernottamento in camper Il giorno dopo decidiamo di prendere l’autobus (la fermata dista circa 8/10 minuti a piedi) e andare alla spiaggia “Lu Impostu”. Alle 10,40 siamo in spiaggia ma purtroppo una delusione totale… le piogge che ci sono state gli scorsi giorni in questa zona hanno portato poseidonia e montagne nere di non so cosa, entrare in acqua è impossibile… riprendiamo l’autobus alle 11,30 (ci sono le stesse persone che erano scese alle 10,40, anche loro hanno pensato la stessa cosa…) e ritorniamo a “La Cinta”.

Ci fermiamo a mangiare al ristorante “La Taverna degli Artisti”, si trova a sinistra prima di entrare al campeggio. Personale gentile e cortese anche coi bimbi, proviamo pizza, pesce e piatti sardi, si mangia

divinamente, consigliato! Passiamo le ultime ore a “La Cinta” tra bagni, bagni e bagni…

Spiaggia “La Cinta” Verso le 19,00 partiamo per Golfo Aranci dove ci imbarchiamo per Livorno Conclusioni: La spiaggia “La Cinta” è sicuramente bella e da visitare, ma abbastanza affollata per i miei gusti; il campeggio abbastanza caro, ma la posizione molto bella e comoda. Sardegna… spero di rivederti presto!!

Per questa bellissima vacanza ringrazio per i suggerimenti “Sardegna, camper, natura” e tutti i suoi membri… ormai questo gruppo di facebook è una malattia… in senso positivo!!